L’innovazione è notarile. A Torino i notai si confrontano con AI

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Nella traversata di opportunità e rischi che la società digitale ha dinnanzi verso un mondo dove l’Intelligenza Artificiale deve essere governata dall’uomo per l’uomo, il Notariato c’è. 

Al Lingotto, alla presenza dell’eurodeputato Brando Benifei, co-relatore della prima legislazione al mondo in materia di AI, una sala gremita ha ascoltato le voci degli “apocalittici” e degli “integrati” e ha preso parte al dialogo – e agli interrogativi – organizzato dal Consiglio Nazionale del Notariato e Notartel. “Una legislazione è efficace soltanto se ben implementata – ha sottolineato Benifei – e a tal fine, il dialogo tra il legislatore e gli attuatori è indispensabile”. 

Tra dialettica e posizioni comuni condivise, il cambiamento che per tutti deve ancorarsi ai valori imprescindibili del notariato, passa dalla necessità di garanzia del dato e dal governo delle scelte nella costruzione e nell’uso dei modelli di IA, non negando, ma riconoscendo anche nel nuovo, la forza e l’importanza della pubblica funzione. 

L’attività notarile interviene in questo spazio trasversalmente e ovunque; a partire dagli archivi, per toccare tutti gli snodi della documentazione e dell’informazione. 

Il notaio è e sarà soprattutto nel futuro garanzia di fiducia, risposta sicura alla domanda che la società digitale solleverà per sapere che ciò che sta scritto è valido e vero, e potrà orientare le scelte individuali che dovranno sempre essere dettate da una volontà interpretata dal notaio nella sua funzione di filtro di legalità. 

La combinazione virtuosa di un sondaggio fatto in via preventiva tra tutti i notai d’Italia, e una consultazione in sala al termine del gioco dialettico che ha caratterizzato il talk show, hanno siglato il successo dell’iniziativa basata sulla discussione e la costruzione di una cultura condivisa della categoria, fissando un punto di partenza per i prossimi appuntamenti.

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