Open data, Nastri: Notai depositari di dati al servizio del Paese

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«Tutti i principali registri pubblici che riguardano le attività private sono alimentati dagli atti notarili, da quelli immobiliari a quelli delle imprese, dal registro delle successioni al registro generale testamenti, da quelli anagrafici a quelli dello stato civile; ciò rende i notai italiani i depositari del più completo database che dà la radiografia del numero delle transazioni, della loro tipologia, del loro valore, nonché delle caratteristiche dei soggetti che le pongono in essere». Ad affermarlo è Michele Nastri - Presidente Notartel e Consigliere codelegato per il Settore Informatico del Consiglio Nazionale del Notariato – in un intervento su AgendaDigitale.eu.

Dal 2016, infatti, a partire dalle informazioni fornite quotidianamente alla Pubblica Amministrazione, i notai hanno costruito un data base in formato strutturato e aperto, rispettoso della privacy dei notai e dei cittadini.  Il rapporto è arrivato alla seconda pubblicazione con i dati relativi al primo semestre del 2017.

La rilevazione sull’attività notarile è stata condotta dal Settore Informatico del Consiglio Nazionale del Notariato (C.N.N.) tramite una piattaforma realizzata da Notartel: tutti i notai in esercizio trasmettono trimestralmente i Dati Statistici Notarili (DSN) sotto forma di file che, in forma anonima, vengono inviati al Sistema di Acquisizione Dati Statistici Notarili del C.N.N.